Quali sono le correte modalità che un medico deve adottare quando esegue sul paziente un elettrocardiogramma e un Holter? Come interpretare i tracciati e quali sono le informazioni che questi esami possono dare per individuare una diagnosi appropriata?
Sono stati questi i quesiti che hanno fatto da fili conduttori durante il seminario pratico esplicativo-applicativo proposto dall’Accademia di Alta Formazione Clinica per Medici del territorio che abbiamo ospitato in Clinica Polispecialistica San Carlo. Un incontro a distanza, seguito da quasi un centinaio di Medici di Medicina Generale collegati in streaming direttamente dalla nostra moderna Sala Operatoria di Elettrofisiologia e Aritmologia per dare ai partecipanti un contributo clinico concreto e “sottolineare l’importanza di ‘fare rete’ tra ospedale e territorio per una virtuosa sinergia nella presa in carico e cura dei pazienti”, come ha raccomandato la dott.ssa Francesca Zuffada, Cardiologa e referente del Centro di Elettrofisiologia e Aritmologia di Clinica Polispecialistica San Carlo, relatrice del seminario insieme al dott. Fabio Albini (Cardiologo e Internista) e alla dott.ssa Renata Ciminaghi (Cardiologa).
La relazione della Dott.ssa Zuffada si è concentrata sull’approfondimento delle aritmie più rilevanti che i Medici di Medicina Generale potrebbero trovarsi ad affrontare in ambulatorio: quali sono e come individuarle, come riconoscere le extrasistoli ventricolari e le varie tipologie di fibrillazione o come ‘leggere’ una tachicardia ventricolare non è sostenuta e cosa fare. In particolare, sono stati dimostrati i casi di aritmie ventricolari con presentazione iterativa/incessante che configurano un quadro particolarmente complesso e come le varie opzioni di trattamento ablativo, quando clinicamente appropriato, possono risolvere il quadro e migliorare la prognosi.
